Un giorno come un altro
le mie compagne ed io
alle prese con le solite faccende
tovaglia a quadri
sapone verde pistacchio
e il chiacchiericcio prima del riposo.
Senza alcun preavviso
dal fondo del corridoio
una voce dice: “Siamo senza comandante!”
Il buio si moltiplica
il tempo si dimezza.
Tra il prima e il dopo
in me succede
il temporale
la quiete
la voglia di scappare
il desiderio di restare.
Mi siedo
non mi accomodo.
Custodisco
in una mano la chiave
e nell’altra il timone.
Navigo
porto me e le compagne
al cospetto del giorno seguente.