Andrea

L'eroina specchio / The mirror heroine

Habitat I rifugi delle persone senza dimora Missione Favorisce la transizione da uno stato di disagio a uno di maggiore benessere Potere Assume le sembianze della persona in difficoltà, mettendone in luce potenzialità inespresse Aiutante Nessuno Antagonista Il buio e ciò che impedisce di vedere Tallone d’Achille Le crisi d’identità

Habitat Shelters of homeless people Mission Promotes the transition from a state of discomfort to greater well-being Power Assumes the appearance of the person in difficulty, highlighting unexpressed potential Helper None Antagonist Darkness and what prevents you from seeing Achilles heel Identity crises

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Posso

Quante volte l’avrò detto?
Centinaia, forse più.
Quante altre l’avrò solo pensato?
Trattenendomi però dall’essere esplicita, a seconda della circostanza.
Quante avrò risposto?
Certo vai pure, scusa, non è molto ordinato.
Ne ricordo addirittura alcune in cui rinnovavo.
Piastrelle dieci per dieci, lavandino, sanitari sospesi.
O mentre fissavo le confezioni in offerta.
Rosa o bianca, uno strato o doppio, riciclata o al profumo di lillà.
Mi sovvengono persino quelle in cui ad aiutarmi c’era la donna di servizio.
Le fughe e la doccia, domani arrivano i suoceri dal Veneto.
Poi, ci sono tutte le altre.
Quando mi sono affrettata a capire che dovevo.
Trovarti
chiudere bene
disporre i cartoni
fare attenzione
molta attenzione.
Quante volte?
Poche.
Ma abbastanza da insegnarmi il valore di tutti quei posso.

* D. racconta di aver dovuto lasciare il suo appartamento perché non può più permetterselo. Si ritrova con l’arrivo dell’inverno per strada, completamente sola. Nella piazza della sua cittadina conosce un bagno pubblico che può essere chiuso dall’interno.
Si ricava un rifugio per la notte, attrezzando lo spazio con dei cartoni, e durante il giorno trova degli espedienti per passare le giornate. D. racconta del tempo trascorso nei supermercati, di lunghi tragitti in pullman senza biglietto, e di persone che le offrono qualche vestito e accessorio per coprirsi. Dopo un mese circa, arriva a non sopportare la situazione, si rivolge alle suore della Maria Ausiliatrice che le indicano il Sermig di Torino.
Prende un autobus e arriva a destinazione. Da quel momento viene seguita e sostenuta, e accetta le diverse opportunità di lavoro e tirocinio che, prima il Sermig stesso, poi le strutture che incontrerà successivamente, le offrono. Attualmente è seguita dal servizio Casa Sidoli ed è in attesa dell’assegnazione di una casa popolare.